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Intervista alla Mistress Alexia

POTETE TROVARE L'ORIGINALE DI QUESTA INTERVISTA ALL'INDIRIZZO: http://eunuchi.ning.com/forum/topics/intervista-alla-mistress


E' difficile presentare Alexya senza sciogliersi in carinerie e rapsodiche melodie flautate: la tentazione della sviolinata, senza ritegno alcuno, viene naturale, quando si ha a che fare con tanta intrigante beltà. Alexya è giovane, determinata, decisa e, allo stesso tempo, dolce, serissima, profonda. Come non adorarLa incondizionatamente? E' rivendicando fino in fondo tutta la mia assoluta parzialità che apro le danze, invitando i pochi, selezionatissimi, frequentatori di eunuchi, maschi o Femmine che siano, a non lasciarsi sfuggire l'occasione di dire la loro :)
Mistress Alexya, il Suo è senza dubbio un percorso originale e di estremo interesse: in qualche modo smentisce le convinzioni più diffuse riguardo a come le Ragazze si avvicinano al mondo della dominazione (ovvero, che si tratti di una scoperta quasi sempre indotta dai loro compagni) e, allo stesso tempo, conferma nel modo più evidente i limiti della "scena" italica. Proviamo a riassumere (La prego di correggermi se sbaglio): Lei è fidanzata con un ragazzo assai poco interessato a tematiche bdsm/fetish/etc., da qualche tempo sta cercando una "Sua" strada nell'ambito della Dominazione Femminile e sta incontrando un sacco di problemi. E' una sintesi accettabile? Potrebbe raccontarci qualcosa in più su questo Suo percorso?
In realtà la mia vena da dominatrice è venuta fuori proprio con un ex fidanzato, feticista e sottomesso. Durante la nostra convivenza ho "intuito" quanto certe pratiche gli piacessero, ho cercato di informarmi, studiare e capire tramite internet, e la relazione ha preso una svolta decisamente BDSM. Purtroppo però vivere una storia d'amore così rischia di diventare una bomba ad orologeria: quando vedi il tuo compagno come uno schiavo, come un essere inferiore, è quasi impossibile non perderne il rispetto anche come uomo. All'epoca ero ancora "giovane" mentalmente e incapace di scindere le due cose, così la storia è finita perché in lui vedevo ormai solo il mio giocattolo e non più l'uomo che avevo amato e rispettato per 2 anni.
Lei esordisce in ambito prettamente fetish. Com'è nato in Lei il desiderio di approfondire i temi legati alla dominazione?
Come ho risposto prima, nel mio primo approccio a questo mondo fetish e dominazione erano intersecati e interscambiabili...non conoscevo ancora la differenza, i nomi, le "categorie" (che in realtà poco mi piacciono) del BDSM e non facevo distinzione tra le due cose.
Provi a raccontare la Sua situazione ideale in ambito femdom, ovvero, ciò che sta cercando, giorno dopo giorno, di costruire.
In questo momento sono in una fase di "non ricerca": conscia di chi sono e cosa voglio, aspetto che siano la vita e il caso a presentarmi ciò che merito. La mia situazione ideale sarebbe un rapporto stretto, non amoroso, ma di forte presenza reciproca. Come base mi piacerebbe poterci vedere un'amicizia, un'intesa non necessariamente limitata al BDSM ma estendibile anche alla vita quotidiana.
Domanda banale, ma che meriterebbe una risposta non così banale: cos'è per Lei uno schiavo?
Uno schiavo è colui che non pretende. Non chiede. E' colui che non ha volontà, capace di farsi prendere, lasciare, gettare, usare senza lasciarsi sfuggire nemmeno un "ah".Sto dicendo cose ovvie? Provate a fare un giro tra gli aspiranti schiavi per capire che non è così...il 99% di chi si professa schiavo vive in realtà nello schema mentale del "do ut des" che con la schiavitù non ha proprio nulla a che vedere. Chi pensa che la Padrona DEBBA qualcosa allo schiavo, farebbe prima ad andare a prostitute per togliersi certi pruriti alternativi.
Parliamo di moneyslavery: che cosa rappresenta per Lei? Quale interesse riveste questa pratica nel Suo percorso di crescita come Mistress?
Contrariamente a quanto si possa pensare, della moneyslavery mi interessa meno il "quanto" del "come". Ho un lavoro che mi fa sentire realizzata e mi permette di vivere bene, ho interessi, passioni e hobby: la moneyslavery non va a "colmare" un vuoto pecuniario o peggio ancora di autostima, ma va a stimolare quella parte di me che vuole comandare, possedere, gestire.Qui si torna al discorso di prima: c'è chi pensa che lo schiavo è uno che lecca piedi, mettendo paletti alla Signora. Ovvio che non è così e che per me, certe "braccine corte" travestiti da puristi del BDSM non meritano nemmeno di parlarmi.Nell'ambito del mio percorso, la moneyslavery darebbe una "svolta" sostanziale al modo di vivere la dominazione: sapere di avere in pugno, REALMENTE, la vita e le possibilità oggettive di qualcun altro darebbe finalmente senso a questa ricerca.
Lei è molto attratta dalle sissy. Potrebbe raccontare in poche parole quali emozioni e piacevoli turbamenti sollecitano in Lei?
Il mio ex mi faceva da sissy, in casa. E' stato il primo approccio concreto alla dominazione, fruste, lacci e lividi sono arrivati dopo. Il primo "gioco" che abbiamo fatto è stato di vestirlo e truccarlo come una femminuccia...gioco che mi ha sommamente divertita e allo stesso tempo mi dà ancora più coscienza della mia superiorità, come Donna. Vedere un maschio che tenta pateticamente di imitare la perfetta femminilità della sua Signora, occupandosi contemporaneamente delle faccende di casa e del Suo benessere, dà forma e corpo alle due facce della medaglia: la Perfezione e il suo contrario.
Mi perdoni la "marzullaggine" ma Lei sembra essere alla ricerca di un rapporto molto intimo, forte, quasi appassionato, con lo slave. Anche per questo forse fa così fatica a trovarne uno degno :) E' interessante come, anche in questo caso, Lei sembra andare al di là dell'ovvio e del già sentito. La maggior parte delle Mistress (o aspiranti tali) che si incontrano ad ex. su facebook sembrano piuttosto preferire la logica del "caccia i soldi e sparisci, rifiuto umano".
Credo che l'atteggiamento delle "mistress" (??) da te descritte sia il più becero e comodo possibile. Come si può anche lontanamente pensare che farsi dare 50 euro una tantum somigli alla dominazione? Io cerco un rapporto innanzi tutto di rispetto reciproco, di conoscenza, di affinità. Due frustate sono buone a darle tutte, io miro al cervello. Prenderti la mente, diventare la tua ossessione, incuriosirti, affascinarti, farti chiedere "cosa mi succede?". La dominazione è una forma d'amore, in cui si cresce insieme ma solo uno dei due, lo slave, vive l'ossessione, la passione, la gelosia, anche la ribellione. Questo è quello che vorrei...ma come ben sai è difficile da trovare. Mi chiedo se sia perché chiedo troppo o semplicemente perché nessuno è realmente disposto a dare la sua vita e si accontenta di svuotarsi le tasche ;)
Altro risvolto di questa Sua ricerca: Lei è tra le poche (pochissime) Mistress interessate a un potenziale discorso di servitù domestica. Ha avuto modo, nel frattempo, di pentirsi di questa Sua predilezione:)?
Ho avuto modo di pentirmi più volte degli aspiranti schiavi a cui ho concesso il mio tempo. Sono i contro del volere un rapporto non effimero.Domanda molto personale: che ruolo ha il sesso nella Sua attitudine dominante?Mi piacerebbe che l'uomo che amo fosse disposto a farsi dominare, ma non ho intenzione di amare qualcuno diverso da lui solo perché si fa dominare (che gioco di parole).Di conseguenza non è contemplato il sesso nei rapporti BDSM che vivo e cerco.
Quali sono, al momento, i Suoi siti preferiti o che frequenta abitualmente? facciamo pure nomi e cognomi:) E' soddisfatta dei luoghi di incontro e confronto sui temi bdsm/femdom attualmente presenti sulla "scena" italiana?
Sicuramente il fetish forum è un buono spunto, ma non è un sito femdom e ha i suoi limiti. Mi sono inoltre ripromessa di non cercare schiavi lì viste le PESSIME esperienze, quindi lo uso più come punto di incontro per due chiacchiere che per una reale ricerca.L'altro sito che trovo sicuramente più appropriato è eunuchi...facciamolo crescere ;) La scena italiana è veramente arretrata e non soddisfacente...sono riusciti a fare moralismi perfino sul BDSM, che è tutto dire!
Un'ultima domanda: qual è il Suo sogno, il Suo obiettivo, in ambito femdom?
Il mio obiettivo è utopico, vivere il femdom "en plein air", senza doversi nascondere e vergognare.

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